Il bambino non ci sente bene?
Quali sono le ragioni che portano un bambino ad avere problemi di udito?
Le cause possono essere diverse, più o meno severe e possono portare anche alla sordità completa.
Ogni fascia di età del bambino può avere specifiche cause di diminuzione dell’udito e per semplificare il discorso possiamo suddividere le prime fasi di crescita partendo dalla nascita.
Le cause comunque più frequenti di ipoacusia (diminuzione dell’udito) sono:
-Infezioni auricolari
-Raffreddori
-Tappi di cerume
-Corpi estranei
-Malformazioni sistema uditivo
-Deficit cognitivi
1 ANNO
Alla nascita tutti i bambini vengono sottoposti allo screening chiamato “otoemissioni acustiche” che con buona accuratezza riesce ad individuare possibili deficit congeniti uditivi nel neonato.
I genitori come fanno a capire se il bambino ci sente di meno? I campanelli di allarme possono essere dati dalla mancanza di risposta ad un rumore improvviso soprattutto quando dorme, ma anche la mancanza di reazioni alla voce della mamma e del papà, mancanza di reazioni a giocattoli che suonano o a rumori a lui completamente sconosciuti.
1-2 ANNI
Il bambino in questa fase di crescita è attirato da giocattoli che suonano, che vibrano, dal suono della musica, dalla voce delle persone, soprattutto dei genitori. Inizia la lallazione e le prime parole; se un bambino non inizia ad emettere i primi suoni e non reagisce agli stimoli sonori, questo potrebbe essere un campanello di allarme. E’ vero che i bambini hanno fasi di sviluppo diverse, ma la lallazione in questa fascia di età deve essere presente.
In questa fase di età spesso i bambini iniziano l’asilo nido e iniziano ad ammalarsi spesso, catarro e infezioni possono portare una ipoacusia.
Attenzione ai corpi estranei, i bambini amano usare le orecchie come nascondigli!
2-3 ANNI
Il bambino è distratto, assente, spesso non risponde se chiamato o addirittura non ha ancora iniziato a dire qualche parolina?
E’ bene farlo vedere dall’otorinolaringoiatra che cercherà di capire la causa.
I bambini bilingui, trilingui possono trovarsi nella situazione di mescolare suoni e parole, ma è assolutamente normale perché il loro cervello sta assorbendo contemporaneamente più linguaggi e deve avere tempo per processarli. A volte capita che un bambino bi-trilingue tardi ad iniziare a parlare.
+ 3 ANNI
Ai 3 anni ci si aspetta che un bambino abbia un vocabolario di parole sufficiente per farsi capire anche se può ancora tentennare sulla articolazione di alcune lettere quali la R,T,Z, S.
Un bambino che non interagisce, non risponde agli stimoli può essere un campanello di allarme.
(A cura della Dott.ssa Chiara Cerovac)
Gli acufeni sono costituiti da percezioni sonore da parte delle orecchie, senza che ci sia una reale stimolazione dei recettori uditivi (cocleari). Sono provocati dalla stimolazione abnorme di un punto qualunque della via uditiva. Gli acufeni distinti e separati da eventuali “rumori” di origine vascolare, muscolare, tubarica e/o articolare che sono trasmessi di solito per via ossea e sono in grado di stimolare fisiologicamente il recettore cocleare. Tali rumori possono verificarsi anche nelle persone normo udenti, hanno una tonalità per lo più grave e possono essere percepiti anche da persone diverse dal soggetto che li presenta. Tali acufeni vengono definiti “acufeni oggettivi”.
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Tampone faringeo
Cosa è:
è una test rapido che consente di analizzare la mucosa della cavità orale (faringe) per individuare la presenza di eventuali batteri.
E’ un esame assolutamente indolore e non necessità di una preparazione specifica.
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La tonsillite dei bambini è uno degli incubi delle madri che si trovano ad aver a che fare con gole infiammate e febbre alta e a volte non sanno come riconoscerla da un normale mal di gola.
Oggi la nostra otorinolaringoiatra Dott.ssa Chiara Cerovac ci spiega quali sono i sintomi e cosa fare in caso di tonsillite.
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